Trieste, anni Quaranta. Le bombe, la fame, le fughe nei rifugi, le occupazioni, la paura. Ma anche la forza di chi, bambino o ragazzo, ha imparato troppo presto cosa significa sopravvivere alla guerra. In questa preziosa raccolta, curata da Cristina Beltrame, le voci dei testimoni di quegli anni tornano a farsi sentire, limpide e vibranti. Attraverso i loro ricordi si apre una finestra autentica sulla quotidianità della seconda guerra mondiale a Trieste: famiglie divise, deportazioni, arrivi di truppe alleate e titine, attese cariche di paura e speranza. Un coro di memorie che non vuole essere dimenticato. Un libro che restituisce dignità e presenza a un passato che parla ancora, forte, al presente.
Cristina Beltrame (Trieste, 1963) è docente di italiano, storia e geografia nelle scuole secondarie di primo grado della provincia di Udine. In passato ha collaborato con i Civici Musei di Trieste come guida didattica. Questo è il suo primo libro.