Fra la fine dell’Ottocento e il Novecento ci fu a Trieste un’incredibile fioritura di grandi artisti, Italo Svevo, Scipio Slataper, Umberto Saba, Giani Stuparich e molti altri, scrittori, poeti, saggisti che apparvero quasi contemporaneamente sulla scena letteraria triestina. Con i loro scritti essi interpretarono la loro epoca interessata da profonde trasformazioni, hanno narrato storie più o meno autobiografiche, individuando i tratti più caratteristici della società triestina molto influenzata dalla lunga appartenenza all’Impero austroungarico, indagandone le angosce, i turbamenti e le speranze.
Anna Maria Sanguineti è nata e vive a Monfalcone. Laureata in Lingue e Letteratura Straniere all’Università di Venezia, ha insegnato lingua tedesca in vari istituti scolastici della provincia di Gorizia. Ha pubblicato La Colonìa della Solvay (2007), La cucina di Casa Rubbia (2010), Solvay-Una sodiera a Monfalcone 1911-1969 (2013), Il Litorale Adriatico e gli Asburgo fra storia e cultura (2014), Fra negozi e botteghe nella Monfalcone del Novecento (2015), La fresca aria della giovinezza (2015), Nata in una terra di confine (2016), Botteghe e vecchi negozi nella Monfalcone di un tempo (2016), Via Sant’Ambrogio fra negozi e botteghe (2017), L’arte dei fiori pressati (2017).