La Russia ha avuto un ruolo importante nella storia dei sommergibili, partecipando alle due guerre mondiali con i suoi mezzi subacquei, con risultati tuttavia modesti: la nave militare più importante affondata fu il piccolo cacciatorpediniere britannico Victoria nel 1919, mentre durante la Seconda Guerra Mondiale i sommergibili sovietici affondarono solo dragamine, guardiacoste e piccole unità. Ciò è dovuto in parte al fatto che la Russia ha combattuto guerre essenzialmente terrestri. Eppure allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale l’URSS vantava la flotta subacquea più numerosa del mondo, e Stalin continuò a potenziarla anche dopo la guerra, contribuendo, con enormi costi, al fallimento economico del Paese.
Alessandro Turrini, nato a Treviso nel 1943, ha frequentato l’Accademia Navale di Livorno completando gli studi di Ingegneria Navale e Meccanica presso l’Università di Genova. Nei successivi 15 anni ha operato nel settore delle unità subacquee sia presso gli Uffici Tecnici della Marina Militare sia a bordo dei sommergibili. Nel 1985 si è congedato dalla Marina Militare con il grado di Capitano di Fregata del Genio Navale e ha continuato a occuparsi di collaudo di sommergibili di nuova costruzione e di realizzazioni industriali come libero professionista. Giornalista pubblicista, collabora con giornali e riviste ed è autore di numerosi libri e saggi. È stato collaboratore dell’Enciclopedia Treccani per la voce “sommergibili”. Ad oggi è considerato uno dei massimi esperti del settore.