In memoria di Giovanni (Nino) Fragiacomo, deceduto pochi mesi dopo aver compiuto i 100 anni (30 ottobre 2022), la Parrocchia di S. Giuseppe ha realizzato una pubblicazione per fare memoria di un’esistenza vissuta pienamente nel mondo del lavoro, nell’associazionismo cattolico, nel sindacato, nelle Acli, nell’ambito politico e nel mondo ecclesiale. Un impegno che l’ha reso un vero testimone della vita monfalconese. Il volume raccoglie i saluti di commiato di quanti l’hanno conosciuto e apprezzato, soprattutto quale educatore e catechista presso la Parrocchia di San Giuseppe. È infatti con i giovani che Fragiacomo ha dato il massimo della sua cura e sensibilità, tanto che a 96 anni era ancora attivo come catechista (“il catechista più anziano d’Italia…” per il settimanale Credere del 15 luglio 2018). In accordo con la famiglia, sono stati inseriti alcuni contributi originali sulla storia di Monfalcone a partire dalla fine della Seconda Guerra, scritti ricchi di dettagli, per lo più inediti. Negli ultimi anni, Nino aveva sentito l’esigenza di lasciare memoria scritta di una serie di eventi storici riguardanti la ramificata e incisiva presenza dei cattolici nella sua comunità, eventi di cui era stato testimone diretto e spesso parte attiva. Di particolare interesse le riflessioni tratte dai “quaderni”, che riguardano soprattutto la formazione dei giovani nel secondo dopoguerra, periodo nel quale era essenziale ricostruire un tessuto sociale basato su solidi valori condivisi.
Nato a Panzano nel 1922 da una famiglia operaia, primo di sei figli, a 14 anni Giovanni Fragiacomo inizia a lavorare in cantiere dove, attraverso i corsi di formazione interna, diventa prima disegnatore e poi impiegato tecnico, raggiungendo il massimo livello impiegatizio. È tra i fondatori della Democrazia Cristiana a Monfalcone, presidente diocesano della Giac (Gioventù italiana di Azione cattolica) nel 1948 e, per molti anni, rappresentante del sindacato Cisl nella Commissione interna del cantiere navale. Dal 1960 al 1975, per tre mandati, è eletto nelle file della Democrazia cristiana in Consiglio comunale, ricoprendo le cariche di assessore all’Assistenza e alle Finanze e di Vicesindaco nelle Giunte guidate dai sindaci Romani e Versace. In qualità di assessore all’Assistenza, è stato commissario della Croce rossa e tra i fondatori della sezione della locale Aias (Associazione italiana assistenza spastici). Lasciata la politica e raggiunta l’età della pensione, si dedica a tempo pieno alle iniziative parrocchiali, in particolare alla catechesi dei giovani. Notevole in questi anni è anche l’impegno nell’Azione cattolica, di cui ricopre nella seconda metà degli anni Ottanta la funzione di presidente diocesano, e nelle Acli, prima a Gorizia e poi a Monfalcone.